Assicurazione Rischi Professionali: Manca ancora la cultura

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In Italia, molti professionisti hanno un obbligo chiaro: devono avere una polizza assicurativa. Ma, nonostante la legge sia in vigore da anni, la cultura del rischio è ancora debole. In tanti non conoscono i veri rischi della loro attività. Altri pensano che “a me non succederà mai”. Ma quando accade qualcosa, è troppo tardi per rimediare.

Obbligo assicurativo per i professionisti: cosa dice la legge?

Dal 2013, con il Decreto Legge 138/2011 e la successiva Legge n. 148/2011, è stato introdotto l’obbligo dell’assicurazione RC professionale per tutti gli iscritti a un ordine. Quindi parliamo di:

  • Medici, inclusi dentisti, chirurghi e infermieri
  • Avvocati, consulenti legali e praticanti
  • Commercialisti, esperti contabili e revisori
  • Ingegneri e architetti, anche freelance
  • Notai, per le responsabilitĂ  legate agli atti pubblici
  • Periti, geometri e agronomi
  • Psicologi e operatori sanitari

L’obbligo riguarda tutti i professionisti che forniscono un servizio al cliente. Serve per coprire eventuali errori, danni o omissioni.

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Ma cosa copre una polizza professionale?

Una polizza RC professionale copre i danni economici che un cliente subisce a causa di un errore professionale. Ecco alcuni esempi pratici:

  • Un medico sbaglia una diagnosi e il paziente peggiora.
  • Un commercialista sbaglia una scadenza fiscale e il cliente riceve una multa.
  • Un avvocato presenta tardi un ricorso e perde la causa.
  • Un architetto fa un errore nel progetto e l’opera è da rifare.

In tutti questi casi, la polizza copre i costi del risarcimento, spesso molto alti.

Perché è importante anche se non è obbligatoria?

Molti lavoratori autonomi non sono obbligati per legge, ma corrono comunque grandi rischi. Pensiamo a figure come:

  • Consulenti informatici
  • Coach e personal trainer
  • Traduttori e interpreti
  • Fotografi e videomaker
  • Social media manager
  • Consulenti del lavoro non iscritti all’albo

Queste figure non sempre hanno un ordine professionale, quindi non c’è un obbligo formale. Ma lavorano a contatto diretto con clienti. Basta un errore o una svista per ritrovarsi con una richiesta di risarcimento.

La polizza RC professionale non è solo un obbligo, è una protezione.

Il problema: manca la cultura del rischio

In Italia, si tende a sottovalutare i rischi legati alla professione. Molti pensano che l’assicurazione serva solo per chi fa lavori pericolosi. Ma anche un semplice errore formale può generare una causa legale e danni da migliaia di euro.

Un altro problema è la mancanza di chiarezza. I professionisti spesso non capiscono cosa copre una polizza. Altri si affidano al prezzo più basso, senza valutare le reali coperture.

Secondo una recente indagine di MioAssicuratore.it, il 62% dei professionisti acquista la prima polizza che trova, senza leggere bene le condizioni. E il 48% non sa cosa copra realmente la propria assicurazione.

Le sanzioni per chi non è assicurato

Non avere una polizza quando è obbligatoria è una violazione grave. L’ordine professionale può:

  • Applicare sanzioni disciplinari
  • Sospendere l’attivitĂ 
  • Rimuovere l’iscrizione all’albo

Inoltre, se il professionista causa un danno e non è assicurato, deve pagare di tasca propria. Questo può significare la rovina economica.

Come scegliere una polizza professionale?

Non tutte le polizze sono uguali. Ecco i fattori da considerare:

  • Massimale: è il tetto massimo che l’assicurazione paga in caso di danno. PiĂą è alto, meglio è.
  • Franchigia: è la parte del danno che resta a carico del professionista.
  • RetroattivitĂ : copre anche gli errori fatti prima della firma della polizza. Fondamentale per chi cambia compagnia.
  • Postuma: garantisce copertura anche dopo la fine dell’attivitĂ , utile per pensionati o chi cambia lavoro.
  • Ambito territoriale: la polizza copre danni solo in Italia? O anche all’estero?

Qui puoi confrontare diverse soluzioni, non solo per il prezzo, ma anche per le coperture. Un supporto utile per fare una scelta consapevole.

Quanto costa una polizza professionale?

Il costo dipende da vari fattori:

  • Tipo di professione
  • Fatturato annuo
  • Livello di rischio
  • Garanzie scelte

Ad esempio, un avvocato può spendere dai 100 ai 400 euro l’anno. Un medico, invece, può superare anche i 1000 euro, in base alla specializzazione.

La cosa importante è non scegliere solo in base al prezzo. Una polizza troppo economica potrebbe non coprire nulla di utile.

Alcuni casi reali

Ecco cosa è successo a chi ha sottovalutato il rischio:

  • Un geometra ha firmato un progetto con un errore strutturale. Il cliente ha fatto causa e ha ottenuto 30.000 euro di risarcimento.
  • Un consulente aziendale ha suggerito un investimento errato. La societĂ  ha perso 50.000 euro e ha chiesto il rimborso.
  • Un personal trainer ha seguito un cliente in palestra senza chiedere il certificato medico. Il cliente ha avuto un infortunio e ha fatto causa per negligenza.

Tutti questi professionisti avevano una polizza RC professionale. Senza, avrebbero pagato tutto da soli.

Come aumentare la cultura del rischio?

Servono piĂą informazioni semplici. Servono portali come MioAssicuratore.it che spiegano bene le differenze tra le polizze. E servono campagne da parte degli ordini professionali.

Ma serve anche un cambio di mentalità. Bisogna capire che nessuno è infallibile. E che anche un piccolo errore può costare tanto.

L’assicurazione non è un costo da evitare, ma un investimento per proteggere il proprio lavoro e la propria reputazione.

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